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Sintesi della giornata finanziaria: 20 settembre 2013

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Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (EUR : 0.21): prevede un aumento di capitale da 2,5 miliardi di Euro, grande quanto la sua attuale capitalizzazione, aperto anche ai soci attuali e da compiere entro il 2014 questa azione è il punto vitale del nuovo piano industriale 2013-2017 che la banca senese vuole approvare nel Consiglio di martedì 24, per tornare alla redditività ed evitare la nazionalizzazione. Altri punti salienti del piano quinquennale riguarderanno i tagli ai costi con esternalizzazioni, cessioni, banca on line, riduzione del rischio Italia con meno Btp nel portafoglio da 29 miliardi. De’Longhi S.p.A. (EUR : 11,19): l’azienda con sede a Treviso attiva nel settore della climatizzazione, del riscaldamento e dei prodotti per la cottura e la pulizia conferma la guidance per l’esercizio 2013 e intende continuare a crescere per linee interne, anche sviluppando ulteriormente il marchio Braun. Eni S.p.A. (EUR : 17,95): il Consiglio di amministrazione del Gruppo petrolifero ha deliberato di attribuire agli azionisti un acconto sul dividendo 2013 di 0,55 centesimi di Euro per ciascuna azione in circolazione alla data di stacco cedola del 23 settembre, come anticipato al mercato il primo agosto scorso in occasione della pubblicazione dei risultati del secondo trimestre. Ai possessori di ADRs, (certificato negoziabile sul mercato statunitense che rappresenta titoli emessi da una società non statunitense), sarà distribuito un acconto dividendo di 1,10 Euro. Eni e la compagnia di Stato congolese Société Nationale des Pétroles du Congo (Snpc) esploreranno congiuntamente il potenziale di idrocarburi del blocco Ngolo, situato circa 350 km a nord est dalla capitale del Paese Brazaville. Il blocco si estende su una superficie di oltre 16.000 km quadrati. Mediaset S.p.A. (EUR : 3.29): il titolo corre positivo in Borsa grazie alle nuove stime e all’ambizioso target price assegnato della banca d’affari Morgan Stanley. Ieri il titolo aveva sofferto per un downgrade a “underweight” della banca britannica Barclays. Ma gli analisti di Morgan Stanley hanno optato per alzare il target price a 3,65 Euro da 2,15 confermando il giudizio “equal-weight” ritenendo che la combinazione tra un confronto favorevole e i segnali positivi del tipo macroeconomico porterà nel terzo trimestre a un incremento degli investimenti pubblicitari nel comparto televisivo in tutti i mercati dell’Europa occidentale. In Italia è atteso un trimestre flat contro il -17% registrato nel primo semestre. Mediolanum S.p.A. (EUR : 5,67): Fininvest e Fin.Prog.Italia di Ennio Doris hanno sottoscritto il 14 settembre scorso il nuovo patto di sindacato che sostituisce quello precedentemente in vigore giunto a scadenza, del quale è stato confermato il contenuto sostanziale. Il patto, che detiene il 51% del capitale di Mediolanum suddiviso in quote uguali tra Fininvest (25,5%) e Doris (25,5%), prevede obblighi di preventiva consultazione per l’esercizio dei diritti di voto, limiti al trasferimento delle azioni e l’esercizio del controllo paritetico e della conduzione congiunta su Mediolanum. Telecom Italia S.p.A. (EUR : 0.57): l’offerta di Telefónica S.A. agli altri soci di Telco S.p.A. (Telco) – Mediobanca, Generali e Intesa Sanpaolo – dovrebbe arrivare nella prima metà della prossima settimana. Il presidente della compagnia di telecomunicazioni spagnola Cesar Alierta presenterà la proposta al suo board per ottenerne l’approvazione, in particolare si vengono considerate le voci che vedono il management della compagnia spagnola non così compatto al suo interno sull’opportunità di ulteriori operazioni su Telecom Italia. Secondo rumors di mercato, l’offerta potrebbe essere corredata dalla richiesta di allungare di altri sei mesi, che non viene avvalorata da parte spagnola, la sopravvivenza di Telco. Nella attesa, per Telecom Italia il rischio è che arrivi il temuto downgrade dagli agenzia di rating del debito, che non risulterebbe indolore neppure in Borsa.

Eyeview – Alitalia – Compagnia Aerea Italiana S.p.A.: secondo rumors di mercato, riportate dal sito web del quotidiano francese La Tribune, il gruppo Air France-KLM (EUR : 6.98) sarebbe pronto ad andare investire ulteriormente su Alitalia aumentando la propria quota fino al 50% dall’attuale 25%. Tra i pre-requisiti richiesti, del vettore franco-olandese ci sono vuole una maggiore influenza nella gestione del vettore italiano in alcune determinate aree strategiche e chiede che la ristrutturazione industriale sia finanziata in anticipo. Se la compagnia aerea italiana accetterà le condizioni imposte dal management francese, l’amministratore delegato della società Alexandre de Juniac sarà poi chiamato a convincere il Consigli di amministrazione della bontà dell’operazione. Alitalia a luglio in occasione della presentazione del nuovo piano industriale al 2016 aveva avvalorato la necessità di risorse per ulteriori 300 milioni di Euro. Dal canto suo Air France nel 2013 chiuderà il sesto esercizio consecutivo in perdita e ha appena annunciato 2.800 tagli per rispettare il programma di ritorno all’equilibrio nel 2015, con la riduzione dell’indebitamento da 6,5 a 4,5 miliardi di Euro. Approfondimento: “Air France – Transform 2015 Update: The Plan’s Continued Deployment And Additional MeasuresAir france – The Conditions For Success Of Transform 2015“, (documenti formato pdf inglese) fonte Air France |Estate 2013 Alitalia: a giugno e luglio oltre 4 milioni e mezzo di passeggeri trasportati“, (documento formato pdf italiano) fonte Alitalia.  

A Piazza Affari l’indice Ftse/Mib termina le contrattazioni del venerdì con il -0,49%, in linea con il debole andamento delle principali borse europee colpite da alcune prese di beneficio in attesa delle elezioni di domenica in Germania. Contrastati i titoli bancari, negative Generali, Saipem, Telecom Italia, Autogrill, Prysmian e Tenaris. Positive invece Azimut, Mediaset, Pirelli e Ansaldo. Lo spread Btp/Bund a 10 anni è a 234 bp, con il Btp decennale che rende il 4,29%.

Azioni Estero          

Adidas AG (EUR : 80.11): che cede oltre il 4% alla Borsa di Francoforte dopo che il colosso tedesco dell’abbigliamento sportivo ha ridotto la propria guidance sugli utili 2013, pesano le difficoltà di distribuzione in Russia e la debolezza del mercato nel segmento del golf. Le nuove stime sono di un utile netto all’intero del range 820-850 milioni di Euro rispetto al precedente 890-920. Apple, Inc.(USD : 466.98): a distanza di 10 giorni dalla presentazione ufficiale, del nuovo smartphone IPhone 5s e 5c arrivano oggi nei negozi. Oltre che negli Stati Uniti, i due nuovi modelli sono disponibili in altri 10 Paesi: Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Hong Kong, Giappone, Porto Rico, Singapore e Gran Bretagna. Basf SE (EUR : 71.99): il titolo della società di biotecnologie statunitense Verenium Corp. vola di quasi il 60% nella sessione di pre-market di Wall Street dopo avere ricevuto un’offerta di acquisto da parte dalla società tedesca Basf, che sborserà 4 dollari ad azione in contanti. L’operazione ha già ricevuto il via libera da parte dei due Consiglio di amministrazione. Blackberry Ltd (CAD : 9,08): secondo inscrizioni di mercato, sarebbero in arrivo massicci licenziamenti. Il gruppo canadese che produce celebre per il suo smartphone sarebbe pronto a tagliare il 40% della sua forza lavoro da qui a fine anno (12.700 dipendenti a fine marzo). I licenziamenti riguarderanno tutte le divisioni del gruppo. Deutsche Lufthansa AG (EUR : 14.02): il Consiglio di Sorveglianza del Gruppo, principale compagnia aerea tedesca e settima compagnia aerea del mondo, ha approvato l’acquisto di 59 aerei rispettivamente 34 Boeing 777-9X e 25 Airbus A350-900 che saranno aggiunti alla flotta wide-body. Il primo di questi nuovi velivoli sarà consegnato già nel 2016. I nuovi aerei serviranno in modo particolare a sostituire aeromobili esistenti della compagnia aerea tedesca. I Boeing 747-400 e gli Airbus A340-300 saranno gradualmente eliminati entro il 2025. I 59 nuovi aerei consumeranno in media soli 2,9 litri di cherosene per passeggero e 100 chilometri volati, circa il -25% dei velivoli disponibili attualmente operativi. L’ammontare totale degli investimenti per questo ultimo ordine è nel ordine dei 14 miliardi di Euro a prezzi di listino, ed è il più grande singolo investimento realizzato del settore privato nella storia dell’industria tedesca. Con questo investimento il Gruppo tedesco permetterà di garantire circa 13.000 posti di lavoro internamente, nonché migliaia di posti di lavoro presso i partner nel settore dell’aviazione e altri fornitori. Complessivamente si calcola che l’effetto occupazionale totale dei 59 aerei wide-body è di oltre 20.000 posti di lavoro distribuiti tra Germania ed Europa. General Motors Co. (USD : 36,54): il Tesoro americano ha ridotto la propria quota i al 7,3%, avendo venduto oltre 110 milioni di azioni fra il 6 maggio e il 13 settembre, raccogliendo più di 3,82 miliardi di dollari. Il governo statunitense era salito al 60,8% di GM nell’ambito del salvataggio da 49,5 miliardi della società e ha recuperato 35,4 miliardi dell’investimento iniziale. Saab AB (SEK : 131.90): la divisione dedicata alla difesa e la sicurezza del Gruppo svedese, ha ricevuto due ordini per un valore complessivo di circa 216 milioni di corone svedesi (pari a 33 milioni di dollari) da Hindustan Aeronautic Limited (Hal), principale azienda aerospaziale indiana, per la produzione in serie di un sistema di autoprotezione integrato per guerra elettronica da installare sugli Advanced Light Helicopters dell’esercito e dell’aeronautica militare indiani. Le consegne sono previste per l’inizio del 2014. Lo sviluppo e la produzione del sistema Idas si svolgeranno presso lo stabilimento della Saab Grintek Defence a Centurion, in Sud-Africa. The Goodyear Tire & Rubber Co. (USD : 22,20): torna al dividendo trimestrale per la prima volta dopo 11 anni. Il colosso statunitense di pneumatici ha deciso di distribuire una cedola trimestrale di 5 centesimi di dollaro per azione e ha lanciato un piano di buyback per 100 milioni. JPMorgan Chase & Co. (USD : 52,80): dovrà pagare 920 milioni di dollari per dare per conclusa definitivamente la faccenda “London Whale”, lo scandalo sulle operazioni sui derivati che ha causato un buco da oltre 6 miliardi e minato la reputazione della banca. Secondo la nota odierna della Fed, la sanzione è stata inflitta per non aver informato le autorità a tempo debito e non aver effettuato i controlli interni necessari. La decisione è stata presa dalla stessa Fed, insieme alla Sec, all’Office of the Comptroller of the Currency e al Financial Conduct Authority inglese.

Macro – Fiducia dei consumatori Eurozona: è in salita la fiducia dei consumatori dei Paesi della zona euro, che in settembre si porta ai massimi da due anni. L’indice di fiducia elaborato dalla Commissione europea si è attestato questo mese a -14,9 punti dai -15,6 di agosto: la rilevazione è lievemente inferiore alle attese (fissate a -14,5) ma risulta comunque la migliore dall’agosto del 2011. Per quel che riguarda l’intera Unione europea, il miglioramento è stato ancora più marcato: l’indice di fiducia dei consumatori si è portato a -11,7 punti dai -12,8 di agosto. Approfondimento: “Flash Consumer Confidence Indicator For EU And Euro Area“, (documento formato pdf inglese) fonte European Commission.

Macro – Crisi economica Giappone: il Governatore della Bank of Japan (BoJ), la banca centrale giapponese, Haruhiko Kuroda, ritiene che il Giappone è ben incamminato per uscire dalla spirale deflattiva che lo attanaglia da 15 anni. Segnali di ottimismo dal Governatore della BoJ, che ha messo in evidenza come la politica monetaria ultra-espansiva inaugurata lo scorso aprile sta mostrando i suoi primi frutti sull’economia nipponica. La BoJ pertanto intende portare avanti il proprio programma di allentamento quantitativo (quantitative easing) fino al raggiungimento dell’ambizioso target di inflazione al 2% con le pressioni al rialzo sui prezzi al consumo che dovrebbero gradualmente aumentare. Approfondimento: “Overcoming Deflation, and Quantitative and Qualitative Monetary Easing” (Speech at the Kisaragi-kai Meeting in Tokyo)“, (documento formato pdf inglese) fonte 日本銀行 – Bank of Japan.

Macro – Vendite al dettaglio Regno Unito: risultano deludenti i dati riguardo le vendite al dettaglio di agosto nel Paese, che evidenziano una variazione mensile negativa dello 0,9% rispetto al +0,4% atteso. A livello tendenziale, si confermano invece in rialzo (+2,1%). Approfondimento: “U.K. Retail Sales, August 2013“, (documento formato pdf inglese) fonte U.K. Office for National Statistics (ONS).

Macro – Disoccupazione Stati Uniti: le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono state pari a 309 mila unità, rispetto alle 294 mila della settimana precedente (rivisto da 292 mila), sotto il consensus fermo a 330.000 unità. Approfondimento: “Jobless rate up in 18 states, down in 17 in Aug.; payroll jobs up in 29 states, down in 20“, (documento formato pdf inglese) fonte U.S. Bureau of Labor Statistics.

L’indice europeo Euro Stoxx 50 chiude la seduta odierna in calo dello 0,16%, con le principali piazze borsistiche europee e Wall Street che risentono delle parole del presidente di St. Louis della Fed, Bullard, secondo cui la stessa Fed potrebbe rivedere il programma di aiuti all’economia il mese prossimo in caso di miglioramento dello scenario macro. In calo demarcato Ab Inbev, Deutsche Bank, Rwe e ArcelorMIttal. Positive Asml, Orange, Saint Gobain, Deutsche Telekom, Philips e Sanofi.

Scritto: da LuisB

 

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